Forse non tanti sanno che Grosseto è attraversato da un fiume. Un fiume sepolto da oltre 70 anni. Il monumento a forma di piramide sotto Poggio Cavallo che vedete nella foto sotto, celebra esattamente l'avvenuta conclusione dei lavori per l'opera del canale diversivo artificiale che ha bonificato tutta la pianura Grossetana. Oggi è sepolto e quasi dimenticato, ma forse, ancora per poco.
Il diversivo era un enorme canale che confluiva le acque limacciose dell'Ombrone verso la pianura. Una deviazione artificiale appositamente progettata per risanare le terre maremmane, grazie alla bonifica cominciata dai Lorena all'inizio del '700 e concretizzata nel 1828 dal Granduca Leopoldo II. La bonifica è stata una grande conquista, il diversivo ha svolto il suo compito e nel tempo è stato dimenticato. La città è cresciuta e il canale, sepolto, resta tutt'oggi un'area libera senza costruzioni una striscia di terra che divide in due la città e che presto potrebbe divenire un fiume verde, un grande parco cittadino a rimembranza della bonifica maremmana....
Il canale attraversava da est a ovest tutta la pianura Maremmana dalle pendici della collina di Poggio Cavallo dove si trova il ponte Tura e la diga della Steccaia fino all'area dell'antico Lago Prile, dove ora si trovano le chiuse di Casa Ximenes a Castiglione della Pescaia. Quella linea ininterrotta che unisce le colline al mare potrebbe diventare a breve un enorme e meraviglioso polmone verde: una vera e propria “spina” lungo la quale piantare alberi e snodare percorsi e piste ciclabili.
Il parco progettato dallo studio Oks architetti di Firenze, prevede un anfiteatro naturale, aree fitness, campi sportivi, aree picnic, zone per animali, laboratori e percorsi didattici, aree eventi e parchi giochi. Un rimboschimento selezionato tra specie autoctone tipiche della macchia mediterranea, un viale principale alberato e sentieri. Il diversivo non sarebbe più un elemento di separazione, diverrebbe una meravigliosa via di comunicazione verde e un area di svago. La bonifica ha significato salubrità e ricchezza per questa terra, ed è una memoria storica importante: un museo a cielo aperto racconterebbe la storia della bonifica, e delle migliaia di persone che hanno contribuito a trasformare la maremma in una terra ricca e fertile.
Oggi il parco sembrerebbe che stia per divenire realtà. A fine 2020 è stato approvato nel piano delle opere pubbliche e i primi di aprile lo studio di fattibilità. In realtà sono anni che si parla di questo progetto, l’Associazione culturale Maremma 1828 in un convegno dal titolo “Itinerari della bonifica" nel 2018 aveva proposto un percorso ciclo pedonale che da Ponte Tura porta alla Casa Ximenes, un percorso di quasi 25 km attraverso tutti i ponti storici della bonifica (che hanno anche un valore architettonico notevole), praticamente da Istia d'Ombrone fino a Castiglione della Pescaia, dalle colline al mare. Pannelli informativi potrebbero raccontare la funzione e la storia dei ponti e delle infrastrutture che si incontrano lungo il percorso.
Se conoscete le zone che incontra il diversivo vi rendete conto che il percorso passerebbe da alcuni luoghi più belli della Maremma: Dal fiume ombrone, le cascate della steccaia, San Martino, Grosseto, Cernaia, l'isola Clodia, l'area naturalistica della Diaccia Botrona, Casa Ximenes, Castiglione della Pescaia.
La bonifica ha significato salubrità e ricchezza per questa terra, ed è una memoria storica importante. Un opera di questo tipo trasformerebbe Grosseto in una città verde, itinerari ciclabili e naturalistici diverrebbero un'attrazione turistica importante.
Trovandoci, qui a Poggio Cavallo, all'estremità geografica e storica di questo percorso è naturale che ci sentiamo particolarmente coinvolti da questa opera e ci auguriamo che possa diventare realtà.