Quel che resta della Maremma Antica
La Diaccia Botrona è una zona umida paludosa di eccezionale valore naturalistico storico e paesaggistico. Un'area protetta di oltre 700 ettari di zone lacustri, pineta, macchia mediterranea. Uno spettacolo meraviglioso di paesaggi, natura, biodiversità. Attenzione: solo per un turismo sostenibile e rispettoso della natura.
E' quel che resta del Lago Prile e di quell'ambiente caratteristico che un tempo dominava tutta la Maremma Toscana. Ecco perchè le specie animali tipiche di questa zona si concentrano qui: oltre 200 tra anatidi limicoli, ardeidi, falchi pescatori, fenicotteri rosa; una zona di grande importanza per la nidificazione.
La storia della bonifica cominciata dai Lorena nel '700 passa proprio da questo luogo. La Casa Rossa, il grande edificio progettato da Leonardo Ximenes che gestiva le chiuse sui canali è lo sbocco a mare delle acque un tempo malsane della Maremma. Si può quindi considerare questo luogo "gemellato nella storia" con Poggio Cavallo e con la diga della Steccaia: i due luoghi sono infatti l'inizio e la fine della grande opera di bonifica che convogliava le acque del fiume Ombrone verso la palude ed il mare.
E' possibile visitare l'area protetta della Diaccia Botrona e il museo naturale allestito all'interno della Casa Ximenes. Una curiosità: il percorso museale è stato allestito dalla società del fisico Paco Lanciano collaboratore del programma SuperQuark, di Piero Angela (RaiUno).
Fotografie di Giuliano D'Angelo, conchiglieinmaremma.com
Come ci si arriva ?
Andate a Castiglione della Pescaia. Attraversate il Ponte Giorgini e svoltate su una piccola strada all'estremità del ponte, uscendo dal paese. Un chilometro lungo il fiume e arriverete alla Casa Rossa, il punto di partenza degli itinerari. E' anche possibile prenotare un giro in barca sui canali, i prezzi sono molto accessibili; per un minimo di 5 persone. Sono incoraggiati uscite dedicate al birdwatching, alla fotografia naturalistica o eventi a tema. Basta chiamare e chiedere: 389 0031369 - 348 7743201
Molto interessante al margine est della Diaccia Botrona è anche la collina con l'Abbazia di San Pancrazio al Fango: è quel che resta di un monastero, della villa dell'imperatore Clodio e adirittura sembra, di un antico porto etrusco. Il paesaggio qui è ancora più affascinante e soprattutto con una panoramica privilegiata. In questo caso si accede in località Ponti di Badia e non ci sono centri visite.